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Quando si parla di impresa, la mente corre a utili, investimenti, margini e crescita. Ma ogni impresa solida si fonda su un principio più profondo: la tutela e la valorizzazione delle persone che la rendono possibile.


Dietro a ogni risultato ci sono ruoli e responsabilità diverse: l’amministratore, che guida e prende decisioni; i collaboratori e i dipendenti, che danno concretezza ai progetti. Per entrambi esistono strumenti che permettono di pianificare, tutelare e costruire equilibrio tra gestione aziendale e solidità patrimoniale:


il TFM (Trattamento di Fine Mandato) per l’imprenditore o amministratore,

il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) per i lavoratori dipendenti.


Il TFR: un debito che può diventare opportunità. Il TFR rappresenta un debito dell’azienda verso i propri dipendenti, che cresce ogni anno al tasso dell’1,5% più il 75% dell’inflazione. Ma per l’imprenditore attento, può trasformarsi in una leva di pianificazione, con vantaggi fiscali e di bilancio significativi.

Destinando il TFR maturando dei lavoratori a un fondo pensione, l’azienda ottiene:

  1. Deducibilità fiscale fino al 6% del TFR annuale destinato al fondo;
  2. Eliminazione del contributo allo 0,20% al Fondo di Garanzia INPS;
  3. Esonero dei contributi per assegni familiari, maternità e disoccupazione (0,28% del monte stipendi);
  4. Riduzione del costo del lavoro, grazie alla quota di TFR non soggetta a rivalutazione obbligatoria;
  5. Miglioramento della liquidità aziendale, poiché il debito futuro verso i dipendenti si riduce e si stabilizza.


In altre parole, il TFR può diventare una scelta strategica per l’imprenditore: non solo un obbligo, ma un modo per alleggerire il bilancio, ridurre i costi e valorizzare il rapporto con i propri collaboratori.



Il TFM: la tutela dell’amministratore e la pianificazione del futuro. Se il TFR è il “tesoro silenzioso” dei dipendenti, il TFM è la tutela personale di chi guida l’impresa.

È un’indennità di fine mandato riconosciuta all’amministratore, deliberata dall’assemblea, e può essere strutturata in modo altamente efficiente.


Per l’impresa:

  1. Rappresenta un costo deducibile fiscalmente, con beneficio immediato sul reddito d’impresa;


Per l’amministratore:

  1. Costituisce una riserva personale protetta, che può essere gestita tramite polizza o fondo dedicato;
  2. Beneficia di tassazione agevolata in fase di liquidazione;
  3. E' impignorabile, insequestrabile e intangibile, offrendo massima protezione patrimoniale.


Il TFM, se pianificato correttamente, diventa così un ponte tra la sfera aziendale e quella personale, uno strumento per mettere in sicurezza il proprio patrimonio e costruire continuità nel tempo.


Due strumenti, una sola visione TFR e TFM sono due facce della stessa strategia: una gestione d’impresa che non si limita a generare profitti, ma pianifica, tutela e valorizza le persone.

Per il datore di lavoro, significa: alleggerire il carico fiscale e contributivo, migliorare la stabilità finanziaria, consolidare relazioni di fiducia durature.

Per l’amministratore, significa: proteggere il proprio futuro, ottimizzare la fiscalità, rendere l’azienda più solida e sostenibile.

Un’impresa che pianifica il TFR e il TFM non sta solo rispettando la legge: sta costruendo valore nel tempo, per sé, per i propri collaboratori e per l’intero ecosistema aziendale.


Il futuro dell’impresa non si misura solo nei numeri, ma nella capacità di trasformare ogni obbligo in un’opportunità.


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