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Pianificare il patrimonio è molto più che una questione tecnica: è una responsabilità verso chi amiamo e verso la comunità in cui viviamo.

In un mondo che corre veloce, con regole fiscali in continua evoluzione e relazioni familiari sempre più complesse, fermarsi a riflettere su come trasmettere i propri beni non è solo utile, è necessario. Lo abbiamo detto forte e chiaro durante il nostro ultimo evento dedicato alla pianificazione del patrimonio: “trasmettere ricchezza è anche un gesto sociale”.


Il patrimonio non è solo denaro

Il patrimonio di una persona è molto più di ciò che possiede. È fatto di ricordi, scelte, sacrifici, visioni per il futuro. È il frutto di un’intera vita di lavoro, e spesso rappresenta anche un’identità familiare e territoriale. Purtroppo, ancora oggi in molti pensano alla successione solo dopo un lutto. Ma la verità è che una buona pianificazione si costruisce in vita, con lucidità e serenità. Serve tempo per capire, confrontarsi, decidere.

E serve metodo.


Un contesto fiscale che invita all’azione

In Italia, le regole su successioni e donazioni sono tra le più favorevoli d’Europa. I figli e il coniuge hanno una franchigia di 1 milione di euro e pagano solo il 4%. Le donazioni di modico importo tra familiari sono esenti. Molti strumenti (come le polizze vita, fondi pensione, TFR e le aziende familiari) sono totalmente esclusi dalla tassazione ma attenzione: dal 2025 è entrata in vigore l’autoliquidazione dell’imposta di successione, che responsabilizza direttamente gli eredi e rende i controlli fiscali più severi.

Un segnale chiaro: il sistema si sta preparando a cambiare. Meglio agire ora, prima che i vantaggi si riducano.


Parlare di eredità significa parlare di relazioni

Durante l’incontro, tante famiglie hanno condiviso domande, dubbi, emozioni. La vera difficoltà, spesso, non è fiscale, ma affettiva. Chi coinvolgere? Come essere equi con i figli? Come proteggere chi è più fragile?

Per questo pianificare è un atto di amore, non solo di razionalità. Un gesto che genera fiducia.

Quando si affronta il futuro del patrimonio con trasparenza e metodo: si evitano conflitti tra gli eredi, si valorizza il lavoro di una vita, si trasmette un messaggio positivo ai propri figli: “mi prendo cura anche del tuo domani”. E si genera fiducia. Fiducia nella famiglia, nelle istituzioni, nella comunità.


Ecco perché pianificare l’eredità non è solo una scelta personale, è anche un gesto sociale.

Se c’è una cosa che abbiamo capito, è questa: non si trasmette solo ciò che si ha, ma soprattutto ciò che si è. Affrontare il futuro del patrimonio significa fare spazio a un nuovo modo di pensare la ricchezza: più consapevole, più umano, più generativo.

Se vuoi approfondire questo percorso, sono a disposizione per guidarti passo dopo passo. Perché il patrimonio non è solo da lasciare… ma da preparare.

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